Italia, buona la prima - Italy, a good first [Multilanguage]
Il Commissario Tecnico della nazionale italiana, Luciano Spalletti. Quirinale.it, Attribution, da Wikimedia Commons
ITALIA - ALBANIA 2-1 |
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Lo ammetto, dopo il goal subito dall'Italia al secondo di gioco numero ventitré (il più rapido della storia degli Europei), i fantasmi delle poco brillanti amichevoli sostenute nell'ultima settimana, nonché dello 0-0 risicato ottenuto con l'Ucraina nell'ultima partita di qualificazione (con tanto di rigore solare negato sul finale ai nostri avversari), sono tornati alla mente tutti insieme, come un gruppo di pericolosi predatori.
Il disfattismo più totale sembrava il sentimento al quale abbandonarsi naturalmente. Se anche uno come Di Marco, di solito impeccabile sia nell'Inter che con la nazionale, approcciava la partita con una rimessa laterale sciagurata, fornendo un assist all'incredulo Bajrami, poteva solo significare che le cose erano destinate ad andare malissimo.
In casa mia i più piccoli ci rimanevano particolarmente male, interrogandomi per analogia pessimista sulle ultime disfatte delle mancate qualificazioni mondiali e su cosa sarebbe successo se l'Italia non avesse vinto nemmeno con la squadra considerata, sulla carta, la "cenerentola" del girone. E la risposta non poteva prevedere nulla di buono.
Jorginho, Fars Media Corporation, CC BY 4.0, da Wikimedia Commons
Per fortuna tuttavia, l'incubo di una disastrosa partenza dell'Europeo è durato meno della puntata di una sit-com, alla quale si poteva essere tentati di dedicarsi. La banda di Spalletti non si è lasciata abbattere dall'handicap iniziale e ha cominciato a giocare secondo i dettami del suo allenatore, palla a terra, scambi veloci, spesso di prima, e inserimenti da dietro.
L'Albania, sulle ali dell'entusiasmo, sospinta anche da cinquantamila tifosi (qualcuno sa spiegarmi perché gli italiani, ovunque si giochi e contro praticamente ogni avversario siano sempre in minoranza?), ha provato ancora per qualche minuto ad affacciarsi dalle parti di Donnarumma, per poi rivedere il pallone solo nell'occasione capitata al novantesimo minuto.
Dopo il pareggio di Bastoni, grazie ad un imperioso stacco su azione di calcio d'angolo, gli azzurri trovavano il vantaggio con un missile di controbalzo da fuori area, lanciato dai piedi di Barella. Un uno-due micidiale che al quarto d'ora cambiava totalmente l'inerzia di una partita apparsa stregata.
Niccolò Barella, Biser Todorov, CC BY 4.0, da Wikimedia Commons
Per i nostri le occasioni si ripetevano in serie: il palo colpito da Frattesi e un paio di miracoli di Strakosha mantenevano tuttavia il risultato inalterato, con l'unico goal di vantaggio da portare in dote nel secondo tempo, a garanzia di tre punti fondamentali per il proseguimento del torneo.
Anche la ripresa manteneva fondamentalmente lo stesso canovaccio del primo tempo con gli azzurri a gestire il pallone, cercando l'imbucata giusta, e gli avversari rintanati davanti alla propria porta, per provare a giocarsi le chances di arrivare al pareggio nei minuti finali.
Non chiudere determinate partite, che si sta fondamentalmente dominando, può esporre però al rischio della beffa e al novantesimo solo una deviazione con la schiena di Donnarumma ha impedito a Manaj, lanciato a rete, di strappare un punto per la sua nazionale.
Il settanta percento di possesso palla finale la dice lunga su quale delle due squadre abbia meritato di vincere, ma occorrerà maggior cinismo sotto porta e un'attenzione difensiva triplicata nelle partite con Spagna e Croazia, per provare a strappare senza troppi patemi d'animo il pass per gli ottavi di finale.
- Donnarumma 7 - Una sola parata, ma provvidenziale.
- Di Lorenzo 6,5 - Su e giù per tutti i novanta minuti, sempre ordinato.
- Bastoni 7,5 - Dominatore dietro, goleador davanti. Difficile pretendere di più.
- Calafiori 7 - Sarebbe da otto fino agli ultimi cinque minuti, poi si fa bruciare da Manaj e quasi costa il pari.
- Di Marco 6 - Avvio horror, ma si riprende e fa il suo.
- Jorginho 6 - Tende a nascondersi un po'.
- Barella 8 - Centrocampista totale, insostituibile.
- Frattesi 6,5 - Ben inserito, con il solito grande senso della posizione.
- Chiesa 7 - Parte alla grande, cala vistosamente nel finale.
- Pellegrini 6 - Mai troppo pericoloso.
- Scamacca 5,5 - Sbaglia a tu per tu con Strakosha l'unica buona occasione.
Subentrati
- Cristante 6
- Cambiaso 5,5
- Retegui 5,5
- Darmian 6
- Folorunsho sv
Statemi bene, alla prossima!
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