Con questo post partecipo, fuori concorso e con intento unicamente promozionale, alla nuova edizione del contest "Crea un'immagine", promosso all'interno della rivista DIGITALY.

Per partecipare basta creare un'immagine, attraverso una qualsiasi applicazione di Intelligenza Artificiale, seguendo le linee guida del testo di volta in volta proposto.

Questa settimana il testo da seguire è:

Nelle profondità marine

C'è tempo per partecipare fino a domenica 16 febbraio, ore 23.59 italiane. Il premio per il vincitore, scelto dal Team di @italygame, è del 30% delle rewards del prossimo numero di Digitaly, mentre il secondo classificato riceverà una menzione d'onore e una ricompensa pari al 10% delle rewards.

DUBBI LEGITTIMI

In questi giorni un dubbio mi sta assalendo in maniera sempre più pressante: ma l'Intelligenza Artificiale è davvero intelligente? Noto che sempre più spesso le ricerche effettuate con ChatGPT tendono a deludermi in maniera direttamente proporzionale alla lunghezza della conversazione.

Subito la IA più famosa del mondo sembra davvero poter aiutare in ogni settore nel quale viene interpellata, rispondendo in maniera generica a qualunque interrogativo si ponga, ma più le si richiede di sviluppare e approfondire l'argomento, più le risposte tendono a deviare dal binario originale.

Non so se questi limiti siano superabili con versioni a pagamento o meno, ma sta capitando sempre più sovente, al protrarsi di una conversazione, che il cervellone mostri segni di improvviso regresso, fornisca risposte stupide o commetta errori banali, dimenticandosi pezzi fondamentali di quanto costruito in precedenza.

_{Immagine realizzata con Leonardo AI image generator}

Venendo ad un esempio pratico, avevo intenzione di simulare, con l'aiuto delle capacità predittive di ChatGPT, una specie di torneo fantasy basato sui parametri reali degli storici giocatori di Serie A, ma con campi e regole della Kings League.

Seppur dovendomi fermare di tanto in tanto per segnalare e chiedere di correggere alcuni errori, sono riuscito a far generare alla IA le prime due giornate, ma dovrò verosimilmente abbandonare tutto, vinto dalla disperazione. Il cervellone ha improvvisamente iniziato a mescolare i giocatori delle squadre, a dimenticare le regole e ad introdurre criteri e parametri mai richiesti.

Insomma, un vero disastro. Per ogni errore corretto, ne spuntavano fuori almeno tre, tanto che la cosa aveva perso ogni percentuale residua del divertimento iniziale, trasformandosi in uno stress che ho preferito abbandonare in fretta.

_{Immagine realizzata con Leonardo AI image generator}

Se non fosse assurdo sarei quasi tentato di pensare che gli sviluppatori dell'IA abbiano appositamente progettato il sistema per non farci dipendere troppo da esso. Insomma, un po' di aiuto va bene, ma troppo diventa controproducente e rischierebbe di atrofizzare i cervelli soprattutto delle nuove generazioni.

Ma essendo le aziende votate esclusivamente al profitto, dubito che questa visione etica corrisponda alla realtà. Semplicemente le IA sono ad oggi fantastiche nel risolvere compiti semplici, ma ancora distanti anni luce dalle capacità umane di comprensione e risoluzione dei problemi più complessi.

Per fortuna questo contest è basato sulla semplice generazione delle immagini e non sulla ricerca di soluzioni a problemi che richiedono ragionamenti complicati.

Ergo, aderendo al prompt suggerito su Digitaly, ecco una città immaginaria costruita nelle profondità marine, in aggiunta ad un simpatico abitante di suddetti luoghi e dei nostri amici puffi, dotati di sistema di respirazione subacqueo.

Buon divertimento.

Statemi bene, alla prossima!

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