COME GIRA IL MONDO - Il resto dello Steem 01.05.21

in Italy4 years ago (edited)

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COME GIRA IL MONDO
Raiola rilascia un'intervista in Spagna chiarendo molte cose


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Perché alla fine, chi davvero comanda, sono i procuratori, specialmente quelli potenti come Mino Raiola. Sembra questo il messaggio mandato al mondo del calcio dall'agente italo-olandese di molte star del pallone, nelle lunga intervista rilasciata ieri al quotidiano sportivo spagnolo "As", e riportata oggi su tutti i principali giornali italiani e sui siti internet specializzati.

Ne avevamo già parlato ieri, in relazione alla Juventus, uno dei club più "amici" e meglio conformati al modo di lavorare del 53enne originario di Nocera Inferiore, e la copertina dedicata proprio a quest'ultimo da uno dei più importanti magazine sportivi europei sembra cadere a fagiolo: Mino, immortalato mentre muove le pedine degli scacchi, rappresenta il ruolo assunto dagli agenti delle star del pallone, diventato sempre più centrale, tanto da contare sovente più di presidenti, direttori sportivi e giocatori stessi.

Se ancora sognate un mondo ideale, nel quale i procuratori altro non sono che strenui difensori degli interessi dei loro assistiti, sempre pronti a difendere il volere di chi ha loro concesso la procura, forse è ora che cominciate a ruotare lo sguardo da un'altra parte. Sempre più spesso gli agenti dei calciatori guadagnano commissioni ricchissime per i trasferimenti dei loro atleti da un club ad un altro, specialmente quando riesce la "magia" di portare ad una squadra, su un piatto d'argento, un pezzo pregiato in scadenza di contratto.

Le società a caccia del grande nome, come logica impone, preferiscono "regalare" una decina di milioni al Raiola di turno, a riconoscimento del "disturbo", piuttosto che pagare per intero il prezzo di un cartellino che varrebbe cinque, sei o dieci volte in più; il giochino può diventare spesso interessante per molte parti in causa, tranne che per quella che rimane con il cerino in mano, la società che perde a zero un proprio giocatore.

Con questo sistema sempre più sovente non è il calciatore a decidere quando e con chi firmare, o quanto meno lo stesso è costretto a subire amichevoli pressioni da parte del procuratore, che ne consiglia "caldamente" la futura destinazione. Il caso Donnarumma appare emblematico di questa situazione, con le grandi squadre costrette ad affrontare situazioni simili sempre più spesso.

Il ritratto che esce fuori da As, la cui intervista all'agente era incentrata per almeno tre quarti sul nuovo fenomeno Haaland, è quello di una persona assolutamente consapevole di tenere in mano le redini del gioco. Alcuni passaggi sono chiarificatori di come nella testa del buon Raiola, il calciatore che a lui e alla sua agenzia si affida, debba rinunciare a tutto, persino a possedere un personale pensiero, per affidarsi totalmente alle cure di chi è in grado di provvedere a lui per il meglio.

Non mi interessa che Haaland mi dica ora dove vuole giocare. Deve dirmelo quando tutte le cose sono chiare nella mia testa e posso fare un menù, e metterlo nel suo piatto: abbiamo questo, questo e questo... E ora non possiamo.

E ancora:

Guarda, in questa mia agenzia ci sono regole che sono come quelle di uno studio legale. Se il calciatore si fida di me, si fida anche che tutto quello che succede nella sua vita e mi segue fin sotto terra.

E' il completo rovesciamento dei presupposti iniziali, secondo i quali il calciatore chiamava l'agente per dirgli dove intendesse giocare e quest'ultimo cercava di strappare un contratto alle condizioni più favorevoli. Ora il parere dell'atleta ha assunto un valore inferiore: quest'ultimo deve stare buono, pensare solo a giocare fino alla chiamata. Deve seguire l'agenzia alla quale si è affidato, diventata una sorta di guida spirituale, ai cui dogmi è impossibile porre obiezioni.

Il messaggio è chiaro: O così, o con un altro. Raiola garantisce vantaggi economici, ma in cambio è come se si diventasse di sua proprietà. Molti rapporti di forza tra le squadre possono essere decisi da personaggi come lui, ed è per questo che non conviene a nessuno fargli la guerra. Il Milan, ad esempio, potrebbe decidere di tagliare i ponti per il caso Donnarumma, ma a parziale indennizzo della vicenda ha già ottenuto il rinnovo di Ibrahimovic e, come appare sempre più probabile, il trasferimento di De Paul dall'Udinese, guarda caso appena entrato in scuderia.

LOTITO SQUALIFICATO, E LA LAZIO?
In appello aggiunti 5 mesi ma nessuna punizione alla squadra

Ciò che accade in Italia, quando la giustizia sportiva entra in azione, ha sempre dei risvolti piuttosto grotteschi. Nel nostro meraviglioso Paese si possono condannare squadre alla retrocessione con processi che durano una settimana e poi decidere di avviare istruttorie su altre squadre, sospettate di aver commesso gli stessi misfatti, solo con anni di ritardo, in modo da far magicamente intervenire la prescrizione.

Ma non è finita qui. I giornali che si occupano di sport, ma non solo quelli, fedeli al motto "prima vendere", insistono da mesi (giustamente) su quella specie di esame farsa per prendere la cittadinanza italiana sostenuto da Luis Suarez, calciatore che tuttavia non ha mai disputato nemmeno un minuto nel campionato italiano, ma hanno in fretta liquidato come una "ragazzata di poco conto" la partecipazione di Ibrahimovic all'interno del capitale sociale di una società di scommesse a Malta, o il comportamento tenuto dalla Lazio in questo campionato, circa la gestione dei giocatori positivi al covid-19.

Coloro i quali si aspettavano, secondo logica, una punizione ben più grave per chi scientemente o meno (questo lo deciderà la Procura di Avellino che sta indagando sul caso a livello penale) abbia evitato di isolare correttamente e addirittura schierato in partita alcuni giocatori positivi al covid-19, dovrà rimaere un'altra volta a bocca aperta; attentare alla salute pubblica, ma anche violare regolamenti sportivi che hanno in qualche modo alterato i risultati, nella sentenza di primo grado aveva restituito un semplice buffetto a Lotito, squalificandolo per 7 mesi, e alla Lazio, multata di 150 mila euro ma senza alcun tipo di penalizzazione in classifica.

Al presidente biancoceleste non è bastato il classico finale a tarallucci e vino, che tuttavia lo toccava nel portafogli (forse l'aspetto che ha più a cuore) ma ha scelto di tirare la corda, ricorrendo in appello, senza rendersi conto della fortuna ricevuta in un primo momento, grazie al controsenso che lo riteneva responsabile della violazione del protocollo, ma salvava la squadra da conseguenze a livello sportivo.

Il delirio di onnipotenza può a volte essere fatale per certi personaggi, e nel processo d'appello lo stesso Lotito ha visto aumentare la propria squalifica da 7 a 12 mesi, diventando in questo modo incompatibile con ogni carica federale (avrebbe così superato il limite di 12 mesi di squalifica in 10 anni). La Lazio è stata incredibilmente ancora esentata da ogni conseguenza a livello sportivo, ma il messaggio che la Corte d'Appello ha voluto mandare al numero uno biancoceleste è apparso, a mio modo di vedere le cose, piuttosto chiaro: ti abbiamo salvato ancora una volta, ma non esagerare o porebbe finire molto peggio.


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MARADONA POTEVA SALVARSI

Come ormai tristemente noto, Diego Armando Maradona, campione argentino visto in Italia tra le file del Napoli, è mancato il 25 novembre 2020 nella sua casa di Tigre. Tuttavia, arrivano iportanti novità proprio dalla procura generale di San Isidro, che dallo scorso 8 marzo lavora al caso con la volontà di vederci chiaro sulla vicenda.
La commissione interdisciplinare appositamente nominata per studiare la bontà dei soccorsi ricevuti nelle ultime ore di vita dal Pibe de oro, ha stabilito che l'ex calciatore "avrebbe avuto maggiori possibilità di sopravvivenza se fosse stato ricoverato in un centro sanitario polivalente" ed è stato vittima di "un comportamento inadeguato, sconsiderato e carente" da parte del personale medico addetto al ricovero domiciliare.
Le sette persone finite nell'occhio della Procura, due medici, una psichiatra, uno psicologo e tre infermieri, sono state riconosciute colpevoli, all'interno delle 70 pagine di relazione redatte dalla commissione, di gravi mancanze, che avrebbero causato la sottovalutazione dei segnali di pericolo mostrati dal paziente, anche attraverso la somministrazione di farmaci non compatibili con le gravi patologie pregresse di Maradona.
Ora la palla passerà al procuratore generale di San Isidro, John Broyad, che dovrà decidere se formalizzare le accuse contro i sette operatori sanitari e così avviare il processo a loro carico.

MILANO SI BUTTA VIA ED ORA E' COSTRETTA ALLA "BELLA"

Si è dovuto scontrare con un'altra doccia fredda il sogno della AJ Milano di conquistare la final four di Eurolega con una gara d'anticipo, ma il finale disputato dalla squadra di Ettore Messina sul parquet dell'Audi Dome di Monaco di Baviera è risultato troppo stonato rispetto al resto della prestazione per pensare di avere la meglio dei coriacei padroni di casa del Bayern.
L'Olimpia ha condotto la gara in scioltezza per tre quarti della sua durata, chiudendo la prima metà sopra di dieci sul 50-60, ed arrivando ad un massimo vantaggio di +13 sulla squadra di Trinchieri nel terzo, ma ha buttato tutto all'aria nell'ultimo parziale, che ha visto i padroni di casa particolarmente efficaci sotto canestro.
Le due squadre sono così giunte appaiate a quota ottanta a poco meno di tre minuti dalla fine, ma al gioco da tre punti fallito da Delaney (miglior marcatore della partita con 28 punti) per gli italiani, ha risposto l'ala serba Lucic, capace di trasformare anche il libero dopo il fallo ricevuto sulla schiacciata dell'82-82.
L'AJ avrebbe di nuovo potuto operare il contro-sorpasso a nove secondi dal termine, ma il fallo fischiato dagli arbitri su Shields è stato tramutato tra le polemiche in sfondamento dall'instant replay, concedendo ancora palla ai bavaresi e a Lukic i tiri del definitivo 85-82.
L'appuntamento è ora per martedì, di nuovo al Mediolanum Forum di Assago, per la decisiva gara 5, che sancirà quale delle due formazioni entrerà nella final four.


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Le ultime dal mondo dello sport


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  • Serie A, anticipo del sabato: Verona-Spezia 1-1
  • Lorenzo Musetti ha superato il primo turno di qualificazioni a Madrid e ora aspetta l'ultimo avversario per entrare nel tabellone principale.
  • MotoGp: in Spagna pole position per Quartararo davanti a Morbidelli.
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ACCADDE OGGI - 1 MAGGIO
Gli avvenimenti sportivi più rilevanti del passato

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  • 1940: A causa della guerra, vengono cancellate le Olimpiadi di Tokyo.
  • 1986: Nasce a Terlizzi, vicino Bari, la ginnasta Marinella Falca.
  • 1994: Muore a 34 anni, in seguito all'incidente nel GP di San Marino, il piltota di Formula 1, Ayrton Senna.
  • 1998: Il Milan batte il Napoli 3-2 al San Paolo nella sfida scudetto, e scavalca i partenopei in testa alla classifica.

FRASI CELEBRI
Parole indimenticabili dei protagonisti di oggi e di ieri

  • “Tutto nello sport è protocollo che richiede un'inflessibile disciplina.”
    (C. Wittstock)

  • “Saper giocare bene a tennis è diverso da saper vincere.”
    (A. Panatta)

  • “In una coppia di sportivi invidia e competizione sono sempre presenti.”
    (F. Pellegrini)


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LETTERE AL DIRETTORE
Le mie risposte alle vostre domande

Accolgo con simpatia il messaggio di Ciro, che scrive da Kyoto:

Caro Direttore,
l'ho vista in passato molto critico con Gattuso, che ha definito spesso un allenatore mediocre, ma non pensa che sia meglio del "suo" Pirlo?

Gentilissimo Ciro,
tra il "suo" Gattuso e il "mio" Pirlo, come l'ha definito lei, non credo ci siano poi molte differenze, se non l'esperienza, a vantaggio del primo. Quest'anno tuttavia si sono incontrati tre volte e il bianconero ne ha portate a casa due. Potenzialmente non credo che Gattuso possa crescere più di così, Pirlo me lo aspetto un giorno abile a vincere uno scudetto, ma naturalmente sarà il campo a fornire il verdetto.

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Thanks for the mention, mate. Raiola has become a household name in football and the fact that he is agent to a handful of superstars is a plus for him.

Donarumma to Juventus should happen and the world can only wait to see what happens with Halaand.

Hi my friend, how are you? Thank you for your comment. What do you think about EL final? Will be Man U v Arsenal? Would be great with supporters of both teams!

Hi mate. I'm very well, thank you. Trust you're great too.

Looks like a great possibility, but Arsenal need to first cross the Villarreal hurdle which I'm believing they can, if the first leg outing by Villarreal is anything to go about.

I'm sure Mikel Arteta has learnt his lesson and wouldn't try such an experiment this time around. He should be sacked on the sport if he tries such.

For United, it's safe to say their place is safe in the final already guaranteed. They just need to enjoy themselves in the second leg.

An all-English final would be great and the possibility of same is also brewing the the UCL.

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girolamomarotta
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