Coltivare in spazi ridotti, bancale #1

Il primo bancale (o letto rialzato) che ho costruito nella casa nuova, si trova proprio sotto la scala che porta all'ingresso principale. Per questo motivo, abbiamo dato una certa importanza all'aspetto estetico nella costruzione e nella successiva coltivazione. Se dobbiamo mettere un orto all'entrata di una casa storica, che sia un bell'orto, certo?

In quanto al sustrato, abbiamo usato i principi della coltivazione organoponica o biointensiva (anche conosciuto come lasagna garden). Abbiamo fatto un buco e riempito con materiale organico: rami, foglie e erba secca, cartone e successivamente coperto di terra. Ho anche comprato alcuni sacchi di compost.

Successivamente abbiamo trapiantato diversi piantini. Molte cucurbitacee (zucchini e zucca butternut), coste, lattuga, spinaci e pomodori ciliegini. Ho forse esagerato un po' con le cucurbitacee (8 piante di zucchini e tre di zucche in circa cinque metri quadrati) e devo ricordarmi la prossima stagione di piantare poche piante di questa famiglia per rispettare il principio di rotazione culturale. Secondo l'influente coltivatore biologico Eliot Coleman, autore di The new organic grower, la rotazione risolve l'80% dei problemi fitosanitari e di fertilizzazione.

Infine ho aggiunto irrigazione a goccia che, per esperienza personale, migliora di maniera rilevantissima la crescita e la salute delle piante. L'acqua arriva da un bidone da 1000 litri che raccoglie l'acqua piovana (e che quando non piove riempo con l'acqua del rubinetto).

Lascio ad un post successivo le foto e le considerazioni su come si e' sviluppato l'orto e su come si presenta oggi che, qui nell'emisfero australe, ci troviamo in autunno, ovvero a fine stagione.
Vi faccio allora a voi la domanda: siamo riusciti a imbastire un orto che abbia una bella apparenza estetica? Lo mettereste voi all'ingresso della vostra casa?

Photos @cryptofarmer