"Si è già comperato un auto..."- steemexclusive-

Ad ogni viaggio mi capita di avere a che fare con qualcuno che miracconta l'ennesima storiella, come se parlasse con uno arrivato a Cuba ieri con la piena dei fiumi.
Buona parte dei cubani (non tutti) hanno un parente all'exterior, in alcuni casi parliamo di gente espatriata molti anni fa; Maleconazo, Mariel, balsa o durante altre fughe di massa.
In molti altri casi parliamo di gente uscita dal paese da 2/3 anni, prima o dopo la pandemia seguita da questo sciagurato momento economico.

Il mantra e' il seguente ; “E' uscito dal paese da 2 anni, negli Stati Uniti, e gia' si e' comprato un'auto, un camion, una casa a Cuba per la famiglia e si e' pure scopato Miss Alabama”.
Ora.

Non voglio dire che si tratta di minchiate, al di fuori da Cuba un' auto usata puoi acquistarla anche con 500 euro/dollari, ovviamente il cubano abituato ai prezzi folli delle auto a Cuba si stupisce come, chi mai avrebbe potuto
permetterselo in patria, una volta uscito nell'exterior dopo poco tempo acquista un auto.
Che poi si tratti di un vecchio carcassone non importa, e' sempre un auto.

Quindi lo scemo del barrio che a casa sua non poteva pagarsi un giro in bicitaxi pubblica le foto della sua nuova auto sui social,
chiaramente facendo girare i coglioni a tutti coloro che sono rimasti.
In realta' molti che sono usciti in questi anni fuori dal paese, sopratutto chi e' sbarcato negli Usa, per campare fa 3 lavori.
Finite le festicciole, los carnavales, la farandula, la borrachera e via discorrendo.
La vita che, piu' o meno, facciamo tutti noi nati da questa parte del bloqueo, senza colpe ne' meriti.

Recentemente una persona che a Las Tunas conoscevo bene, emigrata nel Maine che monta e smonta i banchi al mercato e fa il guardiano notturno in un magazzino di giocattoli ha acquistato, in una zona
periferica tunera, una casa per la famiglia che viveva in una sorta di grotta.
Il costo della casa e' stato di 6000 Usd, oggi il mattone a Cuba con tutta questa gente che vuole uscire viene via al prezzo delle patate o quasi.
Sui social il tipo si lamentava come la famiglia si aspettasse una casa piu' grande ed un investimento maggiore.
Il tipo, ripeto, fa 2 lavori di merda, durissimi ed avra' risparmiato su tutto per acquistare la casa, ricevendo in cambio questo tipo di ringraziamento.
E' palese pero' come se non fosse uscito da Cuba quel tipo di investimento gli sarebbe stato impossibile, anche perche' non era esattamente un lavoratore indefesso in patria.
La necessita' cambia di molto le persone.

C'e' poi anche la faccenda dei cubani che rientrano in patria per una breve vacanza, auto di lusso rentata e soldi da spendere fino a che non finiscono.
Nella maggior parte dei casi si tratta di gente che fuori dal paese sgobba come mai aveva fatto in vita sua per poi spendere il tutto durante la breve vacanza.
Tutto giusto, tutto legittimo.
Il problema e' che poi la gente crede che quello stile di vita sia lo stesso che il tipo puo' permettersi nel paese di adozione.

Non e' quasi mai cosi' ma perche'...rovinare la sceneggiata?
Mi ricordano i vari “Direttori di banca” italiani che frequentavano l'isola qualche anno fa, prima che i social svelassero la penosa
bugia.
Oggi raccontare balle e' molto piu' difficile.