Eroi ingombranti 🇮🇹🇬🇧
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In questo periodo di fancazzismo, prima che la macchina dei viaggi si rimetta in corso, fra le altre cose sto guardando ed ascoltando i video storici del Prof. Barbero, fra torinesi ci si capisce bene.
Molte cose le conoscevo, sono sempre stato un appassionato di storia, ma il Prof e' una enciclopedia vivente, quando troviamo una fonte buona e' un delitto non attingerci.
L'altro giorno ho visto un video sulla terza guerra di indipendenza italiana, parlava di Garibaldi e del ruolo marginale a cui l'esercito italiano lo aveva relegato.
Una volta fatta l'Italia il rivoluzionario non serviva piu', infatti lo fecero senatore per poi mandarlo in pensione a Caprera.
La vita di Garibaldi, in automatico, mi riporta sempre alla mente il Che.
In fondo parliamo di due rivoluzionari che non hanno soltanto voluto portare la liberta' e l'unita' ai loro popoli (oddio...Garibaldi di liberta' ne ha portata ben poca) ma che hanno tentato di farlo anche in paesi che non erano il loro.
Entrambi poi, ultimato il loro compito, sono diventati "ingombranti" per quelli che li avevano prima "usati" approfittando poi dei loro successi.
Il Che, dopo il trionfo della Rivoluzione dove ebbe i meriti che conosciamo, tento' di integrarsi nella nuova Cuba, divenne Ministro dell'industria, poi direttore del Banco de Cuba.
Ora non ci sono informative che fra lui e Fidel fossero nate delle divergenze, chi lo afferma da' soltanto aria ai denti.
Sicuramente al Lider Maximo non fecero piacere un paio di discorsi del Che, uno ad Algeri e uno all'Onu dove, in modo neanche troppo velato, criticava l'Unione Sovietica di non fare molto per la neonata Rivoluzione.
Guevara soprattutto ritenne un tradimento la decisione di Chruscev di ritirare i missili da Cuba senza aver prima consultato Fidel.
Sosteneva che il burocratismo e il non porre come obiettivo centrale la liberazione dell'uomo avrebbe portato al fallimento del modello sovietico esportato nei paesi Socialisti dell'Est Europa.
Mentre pero' il Che poteva permettersi di fare il battitore libero Fidel doveva mandare avanti un paese che aveva bisogno di tutto, dove quasi tutto arrivava proprio dall'Unione Sovietica.
Pero' non si pensi che Fidel fosse una marionetta in mano dei sovietici, infatti nel 1968 elimino' la cosiddetta "microfazione" sovietica di Annibal Escalante.
Poi ci sarebbe il discorso su Ochoa e Gorbaciov ma ci porterebbe troppo lontano.
Pero' e' palese che quando un rivoluzionario si toglie l'uniforme (il Che non lo fece mai) ed appoggia il fucile tentando di diventare un politico la cosa non sempre riesce bene.
Molti hanno visto la scelta di Guevara di andare a morire in Bolivia come figlia di contrasti con Fidel, io credo che invece un rivoluzionario puo' scegliere di restare tale fino all'ultimo dei suoi giorni.
Se pensa si aver finito un lavoro, o che il lavoro prenda direzioni differenti, ha il diritto e quasi il dovere di cercarsi nuove battaglie da combattere.
Forse fatta la Rivoluzione servono piu' i pompieri che gli incendiari e i Guevara, i Garibaldi rischiano di diventare un problema da gestire piuttosto che una risorsa da utilizzare.
In fondo la storia di questi due Eroi ci racconta proprio questo.
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BULKY HEROES
In this period of laziness, before the travel machine gets going again, among other things I'm watching and listening to the historical videos of Prof. Barbero, we understand each other well among the people of Turin.
I knew many things, I've always been a history buff, but the Prof is a living encyclopedia, when we find a good source it's a crime not to draw on it.
The other day I saw a video on the third Italian war of independence, it talked about Garibaldi and the marginal role to which the Italian army had relegated him.
Once Italy was created, the revolutionary was no longer needed, in fact they made him a senator and then sent him into retirement in Caprera.
Garibaldi's life, automatically, always brings Che to mind.
Ultimately, we are talking about two revolutionaries who not only wanted to bring freedom and unity to their people (oh God... Garibaldi brought very little freedom) but who also tried to do so in countries that were not theirs.
Both of them, having completed their task, became "cumbersome" for those who had previously "used" them, taking advantage of their successes.
Che, after the triumph of the Revolution where he had the merits we know, tried to integrate into the new Cuba, became Minister of Industry, then director of the Banco de Cuba.
Now there is no information that differences had arisen between him and Fidel, anyone who says so is just talking nonsense.
Surely the Lider Maximo did not like a couple of speeches by Che, one in Algiers and one at the UN where, in a not too veiled way, he criticized the Soviet Union for not doing much for the newborn Revolution.
Guevara especially considered Khrushchev's decision to withdraw the missiles from Cuba without first consulting Fidel a betrayal.
He argued that bureaucracy and not placing the liberation of man as a central objective would lead to the failure of the Soviet model exported to the Socialist countries of Eastern Europe.
While Che could afford to be a free agent, Fidel had to run a country that needed everything, where almost everything came from the Soviet Union.
However, let's not think that Fidel was a puppet in the hands of the Soviets, in fact in 1968 he eliminated the so-called Soviet "microfaction" of Annibal Escalante.
Then there would be the discussion of Ochoa and Gorbachev but that would take us too far.
However, it is clear that when a revolutionary takes off his uniform (Che never did) and puts down his rifle trying to become a politician, it doesn't always go well.
Many have seen Guevara's choice to go and die in Bolivia as the result of disagreements with Fidel, but I believe that a revolutionary can choose to remain one until the last of his days.
If he thinks he has finished a job, or that the job is taking different directions, he has the right and almost the duty to look for new battles to fight.
Perhaps once the Revolution has been made, firefighters are more needed than arsonists and the Guevaras, the Garibaldis risk becoming a problem to manage rather than a resource to use.
Ultimately, the story of these two Heroes tells us exactly this.
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