Other side - watercolor on paper mixed with SARS-CoV-2

There is a part of that which is within us, it is an irrational and emotional sphere that refuses to believe what is happening in the world.

How will it end?
I don't know, but I hope soon.

Tonight, after listening to the latest news, I was unable to sleep.
Breaking news:

106 out of 196 countries

in the world infected by the new globalization disease.
The news coming from the media would be better not to hear them, but they are like a drug and you are constantly looking for them because you need them, you have to feed on words that are configured in the mind like boulders, and then disappear again.

At 2.30 last night, the information Agency Ansa reports that the Italian government has taken more stringent measures to contain the spread of the virus in Lombardy and in 14 other provinces where the infections are greater.

Then you realize that they can hurt you and try to distract yourself.
I got dressed and went down, am I going to have a nice beer?
No! Are the premises closed by order or by choice of the owners? I do not know.

Ok, then I go to my studio to paint, my personal way of exorcising worries, the thought of my son, in the red zone.

He hasn't been answering the phone for two days, he hasn't been reading messages.
A thousand questions torment your mind, because if you test positive at SARS-CoV-2 they will get you and you won't see anyone again until you are healed.

Crazy!

Overnight you lose a loved one, a friend, without even knowing how it will end, disappears into a resuscitation room and you can only hope and wait. The aliens kidnapped him.

Swear in all the languages ​​of the world but you know it is useless.I walk on foot in the dead, desolate and deserted city, the time for war has come. The government has imposed the closure of everything, schools, restaurants, cinemas, theaters, stadiums, gyms, any place where one can speak and exchange culture or human information.
Even weddings and other religious ceremonies such as funerals are suspended, you will be cremated or buried alone, so you won't notice.

Italy in a state of emergency, such as China, Korea and Iran.

We are the remains of humanity that rework the lost memory and only now do we realize how far we are behind the inner well-being, the quality of human life.

I look at the phone and nothing!
No response from Daniele.

It's dark outside, it's 2:00 in the morning and I sit at the table.

I take the pencil and feel a repulsion at the thought of drawing something real. Then I paint what I feel, today no bright colors, no light for my watercolor.

A sky and our remains of civilization, ruins of useless progress, which we have built like a giant with clay feet, weak, without foundations.
The foundations of humanity, of solidarity between peoples, of sharing emotions, of deep passions are missing.

We have globalized everything, here and now, a few hours and we are on the other side of the planet, one click and we talk to the whole world, distances zeroed by technology.

However, feelings and emotions are not globalized, they will never be, this is the unbridgeable distance between man and technology.

We are facing the biggest problem of our recent history, within it we can take a world break to question ourselves and reflect on our future, on human relationships.

Here's the virus!

We can stay at home with our loved ones, with some sure friends, we regain our lives, we dedicate more time to those who need it and to ourselves.

I finish painting among a thousand dark thoughts, like the night of this Gothic city.

I look at the phone, a new message, Daniele replied, he is fine but he cannot go home, order of the Prime Minister.
Travel in and out of Lombardy and the 14 provinces concerned is prohibited. We can only move for emergencies or "proven" work needs, which must however be authorized by the prefect.

Today we talked to him, he had left his cell phone in a bar and had to wait two days to get it back because the owner is in quarantine and his wife, fortunately negative in the swab test, returned the phone to my son.

A hug, with affection.

Armando.

L'altra parte.

C'è una parte di che si trova nell'intimo, dentro di noi, è una sfera irrazionale ed emotiva che si rifiuta di credere a quello che sta accadendo nel mondo.

Come finirà?

Non lo so, ma spero presto.

Stanotte dopo aver ascoltato le ultime notizie non sono riuscito a prendere sonno.
Ultim'ora: 106 su 196 Paesi del mondo infettati dal nuovo morbo della globalizzazione.
Le notizie che arrivano dai media sarebbe meglio non sentirle, ma sono come una droga e le cerchi in continuazione perchè ne hai bisogno, devi alimentarti da parole che si configurano nella mente come macigni, e poi spariscono di nuovo.

Alle 2.30 della notte scorsa l'agenzia di informazione Ansa comunica che il Governo Ita liano ha preso provvedimenti più stringenti per contenere la diffusione del virus in Lombardia e in altre 14 province dove i contagi sono maggiori.

Poi ti accorgi che ti possono far male e provi a distrarti.
Mi sono vestito e sono sceso, vado a bere una bella birra?
No!
I locali sono chiusi per ordinanza o per scelta dei proprietari? Non lo so.

Ok allora vado al mio studio per dipingere, il mio modo personale di esorcizzare le preoccupazioni, il pensiero di mio figlio, nella zona rossa.

Da due giorni non mi risponde al telefono, non legge i messaggi.
Mille domande ti assillano la mente, perchè se risulti positivo al Covid-19 ti vengono prendere e non vedrai più nessuno fino a quando non sarai guarito.
Pazzesco!

Dall'oggi al domani perdi un tuo caro, un amico, senza nemmeno sapere come andrà a finire, sparisce dentro una sala di rianimazione e non puoi fare altro che sperare e aspettare.

Lo hanno rapito gli alieni.

Bestemmi in tutte le lingue del mondo ma sai che non serve a nulla.

Cammino a piedi
nella città morta, desolata e deserta, il tempo di guerra è arrivato. Il governo ha imposto la chiusura di tutto, scuole, ristoranti, cinema, teatri, stadi, palestre, qualsiasi posto dove si può parlare e scambiare cultura o informazioni umane.
Sospesi anche i matrimoni e altre cerimonie religiose come i funerali, sarai cremato o seppellito da solo, tanto non te ne accorgi.

Italia in stato di emergenza, come la Cina, la Corea e l'Iran.

Siamo resti di umanità che rielaborano la memoria perduta e solo ora ci rendiamo conto di quanto siamo indietro rispetto al benessere interiore, alla qualità della vita umana.

Guardo il telefono e il nulla!
Nessuna risposta da Daniele.

Fuori è buio, sono le 2.00 di notte entro e mi metto seduto al tavolo.

Prendo la matita e sento una repulsione al pensiero di disegnare un qualcosa di reale.
Allora dipingo quello che sento, oggi niente colori vivi, nessuna luce per il mio acquarello.

Un cielo e i nostri resti di civiltà, rovine di un progresso inutile, che abbiamo costruito come un gigante con i piedi di argilla, debole, senza fondamenta.

Mancano le basi dell'umanità, della solidarietà tra i popoli, della condivisione delle emozioni, delle passioni profonde.

Abbiamo globalizzato tutto, qui e ora, poche ore e siamo nell'altro capo del pianeta, un clic e parliamo con tutto il mondo, distanze azzerate dalla tecnologia.

I sentimenti e le emozioni però non sono globalizzati, non lo saranno mai, questa è la distanza incolmabile tra l'uomo e la tecnologia.

Siamo di fronte al più grande problema della nostra storia recente, dentro di esso possiamo prenderci una pausa mondiale per interrogarci e riflettere sul nostro futuro, sui rapporti umani.

Ecco il virus!

Possiamo stare a casa con i nostri cari, con qualche amico sicuro, ci riappropriamo delle nostre vite, dedichiamo più tempo a chi ne ha bisogno e a noi stessi.

Finisco di dipingere tra mille pensieri bui, come la notte di questa città gotica.

Guardo il telefono, un nuovo messaggio, Daniele ha risposto, sta bene ma non può tornare a casa, ordine della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Vietati gli spostamenti in entrata e uscita dalla Lombardia e dalle 14 province interessate. Ci si potrà muovere soltanto per emergenze o "comprovate" esigenze lavorative, che dovranno però essere autorizzate dal prefetto.

Oggi ci siamo sentiti, aveva lasciato il cellulare in un bar e ha dovuto aspettare due giorni per riaverlo perchè il proprietario è in quarantena e la moglie per fortuna negativa al test del tampone ha restituito il telefono a mio figlio.

Un abbraccio, con affetto.

Armando.

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