Cari amici di Steem Sports,

dopo alcune settimane di pausa, nelle quali ho potuto finalmente compiere quel viaggio per l'Italia che desideravo fare da tempo, sono pronto a ritornare sul ponte di comando di Steem Sports Times, la rivista ufficiale della comunità Steem Sports, che come sempre a cadenza settimanale si propone di raccogliere tutto il meglio di quanto accaduto nel nostro gruppo negli ultimi sette giorni.

Anche se un po' distratto dalle vacanze, ho potuto comunque seguire i progressi che il nostro gruppo ha compiuto nel mese di Luglio, arrivando a poter contare su circa 1700 iscritti e su una quantità di post di alta qualità da far invidia alla maggior parte delle communities all'interno dell'ecosistema Steem.

Una crescita costante dovuta al gran lavoro del team, ma anche alla passione di tutti gli sportivi che qui amano passare il loro tempo per scrivere e confrontarsi su una delle cose più belle e vere ancora rimaste: le competizioni sportive. E dopo i campionati europei di calcio e la Coppa America, è ora tempo di Olimpiadi, la massima espressione dello sport fin dai tempi più antichi.

Siamo alla vigilia di una nuova stagione di competizioni, che porteranno ancora più in alto il desiderio di tutti noi di partecipare attivamente alle attività di Steem Sports, come sempre condita anche da concorsi a misura di ciascun utente.

Non ci resta che farci travolgere dall'entusiasmo ancora una volta e animare, come fatto fin ora, la nostra community di tutto l'ardore e la passione che slo gli sportivi sanno dimostrare.

@frafiomatale

Anche questa settimana ci dedichiamo al faccia a faccia con uno dei membri della community. Per l'appuntamento numero sei ho avuto il piacere di incontrare @wentv, un ragazzo davvero simpatico e disponibile che con grande cortesia ed entusiasmo ha accettato questa intervista, rispondendo come segue alle domande che gli ho posto.

Ciao @wentv, è un vero piacere averti qui con me oggi. Puoi parlarci un po' di te?

Sono una persona che fin dalla più tenera età ha provato un grande amore per lo sport, a partire dal calcio, che ho giocato da quando avevo 5 anni. Amo lavorare perché tendo ad essere molto irrequieto e mi piace dedicare il mio tempo a questioni produttive..

Come sei entrato in Steem Sports?

Steem Sports è stata una delle prime comunità a cui mi sono iscritto; sono da poco su Steemit e cercando dove pubblicare contenuti sullo sport questa community mi è sembrata ideale. A poco a poco ho incontrato grandi persone come il mio amico @tanhunter254, che mi ha sostenuto molto fin dai miei inizi; aveva già il ruolo di moderatore e mi ha fornito un sacco di consigli che mi hanno aiutato molto finora.

Qual è il tuo ruolo oggi nella community?

Il mio ruolo attuale è quello di moderatore. Sono a conoscenza di ogni post degli utenti, cerco di sostenere continuamente con i voti, commenti e suggerimenti ciascuno dei nuovi, in modo da fare un lavoro sempre migliore. Uno dei miei compiti sarebbe l'integrazione di concorsi che si riferiscono a discipline non molto popolari: per esempio recentemente stavo facendo un concorso sul tennis, che di solito non viene preso molto in considerazione, mentre presto metterò in pista qualcosa di totalmente diverso per mantenere l'interazione degli utenti.

Cosa ti piacerebbe vedere nel futuro della piattaforma?

Come ho detto, mi sento ancora molto nuovo su Steemit, penso di aver appena superato la barriera dei 3 mesi, quindi sto ancora imparando molto su tutta la sua tecnologia e i diversi modi di dare potere ai suoi utenti. Voglio che Steemit continui a crescere perché lo considero un progetto molto serio che rappresenta un grande valore per tutti i suoi utenti. La comunità Steem Sports esiste da poco tempo ma ha raggiunto grandi numeri, mi piacerebbe vederla continuare a crescere e diventare una comunità molto solida.

Parliamo di te e della tua esperienza diretta nello sport.

Ho iniziato a giocare a calcio all'età di 5 anni, in un piccolo club del mio villaggio chiamato Cua. Tuttavia la mia carriera più importante è stata all'età di 16 anni quando ho giocato nel torneo Adecuación Nacional del paese, con una squadra chiamata Baruta FC. In seguito ho giocato due stagioni nella Youth League del mio paese con la squadra Fratelsa Sports nella categoria U18 e poi U20. Attualmente non gioco in nessuna squadra e le mie aspirazioni sportive sono più verso un ruolo da direttore tecnico o da analista sportivo.

Quali sono i tuoi interessi sportivi attuali?

Chiaramente seguo tutto ciò che riguarda il calcio mondiale, i campionati europei e la Coppa Libertadores giocata in Sud America. Un'altra delle mie grandi passioni è il mondo del basket, quindi guardo sempre l'NBA, ma piacciono molto anche il il tennis e la NFL, che trovo molto emozionante.

C'è qualche squadra per la quale fai il tifo o che segui con particolare passione?

Una squadra che seguo da sempre è nel calcio il Real Madrid, mentre per quanto riguarda il basket mi piacciono i Boston Celtics e nella NFL ero un grande fan dei Patriots a causa del loro grande giocatore Tom Brady.
Il mio giocatore preferito è Ronaldo Nazario che mi ha ispirato a giocare a calcio, i suoi video e tutte le sue prestazioni sono i migliori per me.

Qualche altro atleta singolo che ti piace?

In termini di atleti attuali amo Cristiano Ronaldo e Lebron James, non solo per il loro immenso talento, ma anche per la grande disciplina che riescono a impiegare, che per me è ineguagliabile. Atleti come loro che si prendono cura di sè stessi, si allenano sempre al massio, mantengono un livello competitivo per così tanti anni di fila e sono ancora rilevanti per le loro squadre oggi. Lo trovo davvero impressionante.

Esiste un legame molto forte che unisce l'Italia con tutti i Paesi dell'America del sud. A partire dagli ultimi anni del diciannovesimo secolo molti emigranti italiani raggiunsero l'America Latina in cerca di lavoro, inizialmente su base stagionale, per poi trasformare il proprio impegno a tempo indeterminato.

Diversi milioni di famiglie italiane non trovarono altro rimedio che stabilirsi oltre oceano per scappare dalle condizioni di arretratezza e povertà nelle quali versava il loro Paese, ponendo così le basi per future generazioni di italiani trapiantati in America del sud.

In particolar modo fu l'Argentina, all'epoca Paese con forte richiesta di manodopera, ad accogliere il maggior numero di emigrati italiani. Si calcola che oggi più del 50% della popolazione argentina possa contare oggi su discendenze italiane, cosa che rende le due nazioni in qualche modo sorelle.

E' curioso notare come dopo un secolo e mezzo da quegli eventi, propio l'Italia e l'Argentina si siano ritrovate a condividere il proprio destino: due delle Nazioni ad aver pagato il prezzo più alto alla crisi sanitaria, capaci tuttavia di ottenere una gioia a livello sportivo, trionfando nei rispettivi campionati continentali.

Entrambe hanno ottenuto la vittoria senza perdere nemmeno un incontro, vincendo la finale sul campo della favoritissima rivale, che aveva l'occasione di aggiudicarsi il trofeo tra le mura amiche; due sorelle legate evidentemente da un filo invisibile che ne unisce i destini anche a distanza di anni, capaci di spezzare un digiuno di vittorie che durava da troppo tempo.

Ora l'appuntamento per Italia e Argentina sarà prossimamente a Napoli, dove le due squadre, oltre a festeggiare le rispettive vittorie, si contenderanno il prestigioso trofeo amichevole dedicato a Diego Armando Maradona, il campione che più di tutti ha sintetizzato le anime sportive dei due Paesi.