[Parte 2] Leggende e superstizioni alimetari
Buongiorno a tutti Steemers e ben ritrovati sul mio blog!
Oggi sono qui per continuare il post dell’ultima volta dato che mi avete dimostrato interesse nei confronti dell’argomento. Prometto che ero indeciso sul fatto di lasciare dei giorni di “suspance” ma poi sulla fine ho voluto accontentarvi subito postando oggi la seconda parte. Questo perchè sono molto contento che vi sia piaciuto. Vi racconto, quindi, altre superstizioni alimentari che conosco e reputo interessanti per concludere il post.
Il sale: fortuna o sfortuna in base alla situazione
Il sale è un elemento considerato da sempre molto prezioso, dato che veniva dato come stipendio (salario) ai magistrati e ai soldati romani. Inoltre gli antichi romani offrivano il sale agli ospiti in segno di amicizia: lasciarlo cadere significava infrangere quel sacro vincolo, e perciò appariva come un gesto imprudente. Un giorno, un invitato, fece inavvertitamente cadere la coppa di sale sul tavolo, suscitando l’ira del padrone di casa, il quale, sfilata la spada, uccise il poveretto. Pare che fu proprio questo episodio a far nascere il detto che versare il sale porti sfortuna.
Ma il sale in se stesso ha anche un valore altamente positivo e benefico, perché è un elemento incorruttibile. Infatti durante il battesimo si posa sulle labbra del neonato un pizzico di sale, per trasmetterle la sapienza; infatti per definire una persona poco sveglia si dice che “ha poco sale in zucca”.
Il sale porta fortuna agli esaminandi; basta tenerne un paio di granelli nascosti in tasca il giorno dell’esame. In Sicilia da sempre si pensa che sconfigga il malocchio: infatti viene posta sotto il letto, all’altezza della testa, una tazza piena di sale.
L’olio: la superstizione
L'olio è un condimento molto importante utilizzato tutti i giorni sia a pranzo che a cena, in case private e nei vari ristoranti. Senza l'olio non si può, di fatto, cucinare; perchè questo è un alimento prezioso per tutti i tipi di cucina. La caduta dell'olio, specialmente se avviene in casa, è considerata come un brutto presagio scaramantico. Per i napoletani la caduta dell'olio in casa, o in un ristorante, porta a sette anni di sventure. A Milano, invece, porta male la caduta dell'olio solo se di venerdì. Infine in Abruzzo e in Sicilia con la caduta dell'olio si può avere, addirittura, un lutto di una persona cara.
Le leggende più antiche raccontano che, se cade l'olio in casa, bisognerà abbandonare la propria casa e vivere in povertà o in condizioni di disagio.
Insomma,alla fine dei conti far cadere l'olio in casa non è per niente conveniente: sia perchè è “rognoso” da pulire sia per le varie "leggende" sulla sfortuna legate a questa caduta. Quindi conviene sempre prestare molta attenzione quando usiamo l’olio.
Ricordatevi le lenticchie a Capodanno
Come vi avevo accennato ho cercato di raccontarvi le leggende o le superstizioni alimentari meno conosciute per non essere noioso e ripetitivo e quindi avevo lasciato da parte la famosa tradizione delle lenticchie a Capodanno. Ma, su richiesta, dato che conosco il perchè di questa “usanza”, ecco qui che ve la racconto.
Mangiare il cotechino e le lenticchie a Capodanno è una tradizione diffusa ormai in tutta Italia, pensate che già gli antichi romani erano soliti consumare un piatto di lenticchie il primo giorno dell’anno come buon auspicio per garantirsi maggiori ricchezze. Si dice infatti che, mangiare le lenticchie a Capodanno "porti soldi", ma perché?
Prima di tutto la forma tonda e piatta di questo legume ricorda le monete d'oro, ma anche la cottura, che ne fa aumentare il volume fa pensare ad un accrescimento, quindi ad una ricchezza in crescita. Proprio per questi motivi le lenticchie rappresentano ricchezza e prosperità. In passato c'era addirittura l'usanza di regalare un borsellino pieno di lenticchie il 31 dicembre.
Dal punto di vista nutrizionale, le lenticchie sono un alimento molto positivo per apporto calorico e per la notevole presenza di fibre vegetali. Consiglio infatti di consumarle più spesso. E, spero per voi che le abbiate mangiate a Capodanno in onore di questo 2018.
Il boia di Torino e il “Pane rovesciato”: la superstizione
Ebbene si, anche il celebre alimento sempre presente sulle nostre tavole e che noi accompagniamo con molti altri piatti (il pane) possiede una superstizione con una storia che parte da Torino. Se percorrete la famosa via Garibaldi, situata nel centro di Torino, giungerete all’incrocio con via Misericordia dove potrete notare la facciata dell’omonima chiesa.
Al suo interno sono custoditi i cimeli del boia di Torino, come per esempio l’ascia che utilizzava. Purtroppo il tempo per vederli è ristretto dato che la chiesa della Confraternita della Misericordia è aperta solo la domenica mattina per la celebrazione della messa domenicale. La figura del boia era vista con grande timore da parte dei cittadini.
Nel medioevo ogni aspetto gerarchico di Torino era rigidamente strutturato. Ad esempio, i panettieri vendevano diversi tipi di pane aventi nomi che richiamavano le varie identità degli stessi acquirenti: del cavaliere, del duca, del canonico ecc.
Il boia della città però aveva difficoltà a trovare in vendita il suo pane perché il popolo pensava portasse sfortuna. Perciò, nel 1391, dovette intervenire il duca di Torino Amedeo VIII di Savoia che ordinò ai panettieri di produrre anche del pane dedicato al boia. Famosa la sua frase: “O accettate il boia come cliente o diventerete voi i clienti del boia!”. I panettieri, ormai obbligati a produrre quel tipo di pane, glielo consegnarono tutti i giorni capovolto in segno di disprezzo. Da qui nasce la superstizione legata al fatto che porti male servire del pane rovesciato in tavola.
Con questi racconti ho concluso il post. Spero che anche questi abbiano colpito la vostra curiosità e vi auguro una buona continuazione di giornata.
Alla prossima, ciao!
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Simone. (cocktails-world)
Mi ricordavo che portava fortuna anche mangiare l'uva a capodanno, 12 chicchi in 12 secondi.
Io sapevo 12 chicchi per i 12 mesi non in 12 secondi XD In 12 secondi mi soffocherei XD
AHAHHAH un chicco ad ogni rintocco del secondo, però in Italia non è molto diffusa, infatti è una tradizione spagnola detta "nochevieja"
Ma davvero un chicco al secondo? Ho sempre sbagliato allora... ma comunque non ce l'avrei fatta :D
In Spagna lo fanno al conto alla rovescia di capodanno. Dieci...nove...otto... e ad ogni secondo un chicco. Io sapevo da dieci, ma a sto punto può essere da dodici
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Sisi anche quella tradizione spagnola è interessante. Loro seguono i 12 rintocchi dell'orologio in cima alla "Puerta del Sol" di Madrid
Mi piacciono molto i tuoi articoli, le curiosità su questo argomento sono davvero spassose
il pane al contrario...si si è vero!!!
Ben fatto!
Ovviamente ho fatto una bella scorpacciata di lenticchie a inizio d'anno! Di solito per rafforzare l'auto-augurio di pecunia, mangio lenticchie per più giorni, che non si sa mai!
Non avevo idea della storia sul pane, invece!
Sapevo che l'olio versato invano portasse sfortuna, mentre so che il vino versato porta bene e occorre intingere le dita nella chiazza di vino e usarlo a mo' di profumo dietro le orecchie per avere fortuna, è vero?
Grazie, splendido articolo!