ETF di Bitcoin: cos’è e come funzionasteemCreated with Sketch.

in #etf2 years ago (edited)

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Nell’Ottobre 2021 la SEC ha approvato il primo ETF di Bitcoin dopo 8 anni di stallo. Il fondo di ProShares ha dato il via e altre aziende hanno seguito.

Cosa imparerai:
Cosa sono gli ETF di Bitcoin
Differenze tra ETF e criptovalute
Le prospettive future secondo gli esperti
Cosa sono gli ETF
Il termine ETF è l’acronimo che si utilizza per indicare gli Exchange Traded Funds ovvero dei fondi che replicano esattamente un indice.

Solitamente sono scambiati in maniera molto simile ai classici titoli azionari, ma forniscono anche il vantaggio tipico dei fondi gestiti, ossia la diversificazione. Consentono, infatti, di investire sull’intero mercato attraverso un unico strumento, come se si comprasse un paniere di titoli di un determinato mercato.

La performance dell’ETF è determinata dalla performance di ogni singolo titolo che compone il fondo, se si tratta di ETF a replicazione dell’indice invece la performance è legata a quest’ultimo.

Nel caso di Bitcoin non esiste un vero e proprio paniere di titoli e quindi gli ETF andranno a replicare esattamente l’andamento del prezzo della criptovaluta.

Più precisamente, esistono gli ETF di Bitcoin basati su:

Futures
Contratti a termine che attribuiscono alle due parti una certa quantità di sottostante in base a un prezzo di consegna e a una scadenza prefissata. Una delle due parti punta sul rialzo del prezzo e una sul ribasso.

Mercato Spot
È il mercato “a pronti” dove gli strumenti finanziari vengono scambiati per consegna immediata, ossia all’ordine di acquisto o vendita segue immediatamente l’effettivo scambio dello strumento con liquidità (come valuta fiat).

Vantaggi e svantaggi dell’ETF
Gli ETF sono degli strumenti finanziari che molto spesso sono utilizzati dagli investitori istituzionali o retail con una buona esperienza nel settore della finanza, presentano alcuni vantaggi:

Liquidità – essendo quotati in borsa e scambiati come le azioni la liquidità è molto abbondante;
Normativa – gli ETF sono degli strumenti finanziari regolamentati e facilmente controllabili, questo generalmente infonde fiducia negli investitori istituzionali
Facilità – per chi già opera presso gli intermediari finanziari classici (banche o trading desk) e non ha mai acquistato criptovalute

Ora passiamo agli svantaggi:
Costi – rispetto al mercato Spot degli Exchange, gli ETF generalmente hanno costi di transazione e gestione superiori;
Proprietà indiretta – per tutti quegli utenti che condividono la filosofia delle criptovalute, non avere controllo sulle proprie monete è uno svantaggio;
Latenza – è possibile che a causa di forti oscillazioni del prezzo, l’ETF non sia in grado di eguagliare tempestivamente il prezzo del sottostante esponendo gli investitori a rischi ulteriori;

La situazione attuale
Recentemente sono stati approvati diversi ETF dalla SEC, l’ente regolatore Americano che si occupa dei mercati finanziari. Il lancio negli Stati Uniti ha avuto un discreto successo, sia per gli investitori retail che per quelli istituzionali. Questi ultimi in passato sono entrati nel mercato comprando direttamente Bitcoin oppure hanno diversificato il loro portafoglio e comprato azioni di aziende operanti nell’industria del mining o che hanno un business nel settore delle criptovalute (MicroStrategy è una delle aziende più famose).

Ad oggi tutti gli ETF approvati dalla SEC sono basati sui Futures, ovvero dei contratti che permettono a chi li possiede di vendere o comprare Bitcoin in una data futura ad un prezzo concordato.

Come succede anche nei mercati finanziari, i Futures sono eccellenti strumenti che permettono di utilizzare svariate strategie di investimento, però andrebbero utilizzati con cautela e da persone esperte. Attualmente presentano anche delle criticità, come ad esempio dei limiti alla grandezza delle posizioni e alte spese associate al rinnovo dei sottostanti contratti Futures.

Gli ETF su Bitcoin a mercato Spot sono molto diversi da quelli basati sui Futures, perché permettono di comprare fisicamente Bitcoin. Qualsiasi azienda che emetta un ETF sul mercato Spot dovrà infatti possedere direttamente i Bitcoin e custodirli con la massima sicurezza. L’acquisto da parte dei gestori degli ETF però significa che se la richiesta degli investitori sarà alta, allora verranno comprati sul mercato una grossa quantità di BTC con conseguenze importanti per la scarsità e il prezzo.

Il problema attuale è che per poter lanciare un ETF di questo tipo bisogna soddisfare svariati requisiti tecnico-normativi, soprattutto per quanto riguarda il sottostante, che in questo caso è l’intero mercato spot di Bitcoin. Ad esempio, si deve dimostrare agli enti regolatori che nel mercato non esiste una manipolazione dei prezzi.

Una prospettiva futura
Gli ETF di bitcoin erano già legali in Europa, m l’approvazione statunitense è una rilevante novità per il mercato.

Con il graduale aumento di interesse da parte degli investitori istituzionali e con la creazione di nuovi e innovativi strumenti finanziari (fra i quali gli ETF), Bitcoin potrebbe essere sempre più capace di stimolare la fiducia negli investitori e negli intermediari finanziari.

Parallelamente gli enti regolatori e i policy maker di tutto il mondo potranno lavorare in maniera più efficace affinchè ci siano maggiori regolamentazioni e tutele per gli investitori e le aziende. Più c’è fiducia in Bitcoin, più sarà alta la probabilità di diffusione ed utilizzo quotidiano come ad esempio un mezzo di pagamento e non solo di speculazione.

Dall’altra parte molte persone, spesso gli early adopter, credono nella filosofia originaria di Bitcoin e di conseguenza non vedono di buon occhio tutti questi sviluppi, regolamentazioni ed intrecci con la finanza; li percepiscono come uno dei tanti metodi usati dalle banche centrali e dal mondo della finanza classica per cercare di influenzare in qualche modo l’evoluzione e lo sviluppo di una moneta ideata e nata per essere totalmente decentralizzata.

Gli ETF ricoprono un ruolo molto importante nell’economia e nella finanza tradizionale. Sono strumenti finanziari utilizzati soprattutto da investitori istituzionali ma anche investitori privati con una buona dimestichezza sui mercati finanziari. L’approvazione da parte della SEC di un ETF di tipo Spot sarà un passo molto importante per il settore perché aprirebbe a scenari totalmente nuovi e molto probabilmente positivi.

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