VeChain: luci e ombre di un progetto ancora tutto da scoprire

in #cryptocurrency7 years ago (edited)

In questo periodo, molte novità hanno contraddistinto il mondo della Blockchain e delle criptovalute. Nuovi token spuntano come funghi quasi ogni giorno, e non tutti brillano per solidità.

In questo post desideriamo parlarvi di un progetto in particolare, iniziato dal nulla e che al momento è al 21° posto per capitalizzazione nel mercato cripto: VeChain

L’IDEA ALLA BASE DI VECHAIN

Trovare informazioni chiare e strutturate che descrivano cosa sia VeChain non è facile. Se navigate sul sito ufficiale, vi accorgerete che VeChain viene descritto come la principale piattaforma al mondo per prodotti e informazioni basati sulla Blockchain. Si tratta di una dichiarazione vaga che fa eco a gran numero di altri progetti del settore in procinto di partire. Il team di sviluppo intende concentrarsi su soluzioni scalabili, il che contribuisce positivamente alla credibilità del progetto.

VeChain possiede o meno un prodotto minimo funzionante (MVP)? Nel rispondere a questa domanda è utile sottolineare che la piattaforma intende sviluppare tre prodotti complementari, su 3 mercati completamente diversi. Gli ambienti in cui intende operare VeChain non riguardano il mondo finanziario.

In primo luogo, abbiamo un servizio di gateway API, utilizzato da una società cinese in relazione all’importazione di merci. Ci sono già stati casi di imprenditori che hanno cercato di abbinare la Blockchain alle catene dei distribuzione (supply chain).  Inoltre, VeChain è utilizzato da PWC (PricewaterhouseCoopers) per fornire “servizi di terze parti”, un’altra importante validazione di ciò che questa tecnologia è in grado di fare. Infine, ma non meno importante, sembra che la piattaforma svolga un ruolo anche nella memorizzazione distribuita dei dati dell’Accademia delle scienze agricole di Liaoning.

Tutti questi utilizzi diversificati sembrano confermare l’adattabilità di questa tecnologia in diversi contesti, ancora lontani dall’attrarre l’attenzione delle masse. Sarà interessante vedere come tutto questo giocherà a lungo termine, ma finora, sembra che VeChain stia facendo esattamente ciò che ha promesso e reclamizzato.

“Abbiamo implementato con successo soluzioni basate su Blockchain in vari settori industriali, quali beni di lusso, enologia e agricoltura. Questi casi di utilizzo vanno al di là della Proof of-Concept e sono già stati lanciati sul mercato a livello mondiale.” Sito ufficiale di VeChain

CHE COSA C’È IN SERBO PER IL FUTURO?

Come sempre accade per i progetti basati sulla Blockchain, bisogna chiedersi che cosa riserverà VeChain per il futuro. Probabilmente il progetto subirà un rebranding in pieno stile, e verrà rinominato VeChain Thor Blockchain. Ciò significa che i token VEN esistenti saranno convertiti in token VET.

In una serie di infografiche in lingua inglese postate su Medium, la Fondazione VeChain (entità non-profit formatasi a Singapore a luglio 2017) ha chiarito questo delicato passaggio che ha comportato anche un cambio di governance.

Come specificato nel sito ufficiale, gli uffici si trovano a Singapore, a Hong-Kong e in Francia.

Inoltre, ci sarà un modello di verifica del consenso basato sull’autorità, per garantire che gli sviluppi futuri siano in linea con la visione della Fondazione VeChain. Inoltre, ci saranno nodi e masternode, anche se in modo molto limitato. Si tratta di una svolta interessante che potrà sortire un impatto più o meno positivo su questo particolare progetto.

Attualmente i token VEN possono essere acquistati su importanti exchange di criptovalute come Binance, HitBTC, Kucoin, Liqui.

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