Selfkey, una nuova ICO per gestire le identità digitali
• Il progetto
Gestire la propria identità in modo autonomo, sicuro, e selettivo. Questo è l'obiettivo che si pone SelfKey, un servizio di identità digitale certificata che, ovviamente, sfrutta le potenzialità della blockchain. Un tema caldo, perché se da un parte il problema del furto d'identità digitale e della protezione dei dati personali è sempre molto sentito, dall'altra sta crescendo esponenzialmente la necessità per le persone di poter dimostrare, certificare e condividere la propria identità da remoto. Le possibili applicazioni sono davvero vaste. Rimanendo nel mondo Crypto, pensate alla crescente richiesta delle procedure di KYC (Know Your Customer) da sostenere per la registrazione sugli exchange e per la partecipazione alle ICO. Ma potremmo anche citare servizi come acquisto di oro e preziosi, apertura di conti correnti bancari, richiesta di permessi di soggiorno, partecipazione ad investimenti nel settore immobiliare, etc.
SelfKey ha in programma lo sviluppo di un ecosistema più ampio di servizi, tra cui anche un marketplace (qui la versione alpha funzionante) e un multiwallet crypto.
• Come funziona
SelfKey garantisce la possibilità di condividere in modo selettivo i propri dati personali senza inviare copia dei documenti, riducendo virtualmente a zero i rischi di furto e garantendo che il controllo degli stessi rimanga sempre in mano all'utente. Il meccanismo di funzionamento di SelfKey ruota attorno ovviamente al token 'KEY' di tipo ERC20. Facciamo un esempio: dobbiamo dimostrare la nostra nazionalità e residenza per partecipare ad una ICO. Oggi per farlo dobbiamo condividere molti dati personali, i documenti e altro ancora, sperando che chi riceva questi documenti ne riconosca la validità, li usi in modo legittimo e li conservi al sicuro. Utilizzando SelfKey invece, nessuno terzo entra mai in possesso dei nostri documenti. Il sistema ci interconnette con entità legalmente riconosciute (come notai o istituzioni governative) che verificano i nostri documenti (i quali non lasciano mai il nostro computer) ed emettono una certificazione legalmente valida dei soli dati che dobbiamo condividere (in questo caso nazionalità e residenza). Il richiedente riceve così una certificazione già validata legalmente e noi non abbiamo dovuto condividere i nostri documenti con un ente terzo.
• Il Team
SelfKey è una realtà già ben sviluppata che conta oltre 50 persone divise nei settori blockchain, technology, legal, finance, marketing e design. Conta inoltre su un gran numero di advisor tra cui spiccano i nomi di Per Lind (Founder di IOTA) e Tim Frost (Taurus Vision). Il team appare solido e adeguato alla roadmap.
• Le Partnership
Segnaliamo la partnership siglata quest'anno con il colosso bancario internazionale Standard Chartered.
• Hype
Il progetto non si mette in risalto per il particolare hype o promozione sui media, ma gode evidentemente di particolare considerazione da parte degli investitori, che hanno fatto chiudere sold-out la fase di presale con 4 giorni di anticipo, raggiungendo l'importo complessivo di $15,840,000 su un hard cap totale previsto in $21,780,000.
• Token Sale
La vendita dei KEY token è stata divisa in 3 scaglioni.
1-Private Presale: prezzo effettivo di $0,01 con investimento minimo di $10,000 (conclusa)
2-Public Presale: prezzo effettivo di $0.011538 con investimento minimo di $1,000 (conclusa)
3-Public Mainsale: prezzo effettivo di $0.015 con investimento minimo di $100 (dal 15/01/2018 al 01/02/2018)
Durante la mainsale si potrà partecipare solo in Ethereum da wallet privato. Il cambio ETH/USD necessario per il calcolo di assegnazione dei KEY token sarà stabilito poco prima dell'apertura della mainsale e non varierà durante tutto il periodo di contribuzione.
• Roadmap e stato di avanzamento
SelfKey è già operativa come servizio di KYC 'tradizionale' ed ha lavorato per alcune recenti ICO come ad esempio AirSwap e Gatcoin. La versione alpha è prevista per il Q1 2018 e gran parte dello sviluppo delle varie funzionalità accessorie dovrebbe vedere la luce durante il 2018. Per maggiori info, potete consultare qui la roadmap ufficiale.
• Perché investire / Perché non investire.
Gli ingredienti per un progetto valido ci sono. L'hard cap fissato a $21,780,000 sembra garantire una buona possibilità di crescita del valore del token nel tempo e gli use cases sono vasti. La domanda per il tipo di servizio offerto sembra essere ampia e in crescita. La partnership con Standard Chartered fa ben sperare. Il team, interpellato sul canale Telegram, sembra molto disponibile e preparato. Quello che invece rimane ancora poco chiaro è capire quanti e quali enti certificatori sposeranno la piattaforma e quanto costoso risulterà essere il servizio per gli utilizzatori. Inoltre l'ecosistema basato sul KEY token non è ancora pronto. Da valutare inoltre la concorrenza; nessuno ha sviluppato un sistema uguale, ma molte realtà si stanno mobilitando per ovviare alle lungaggini e alle problematiche relative alla gestione del protocollo KYC e simili. Il Whitepaper potrebbe essere più esaustivo in alcune parti.
• Link
Official Website
nice post
Thanks :)
Grazie all'autore della review..
Progetto molto interessante, infatti la ico è andata a ruba..
Grazie, ottimo articolo...