La bolla delle bolle?

in #bitcoin7 years ago

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Eccoci qui, due articoli in 14 ore, wow!

Il prossimo sarebbe voluto essere un pezzo su come approcciarsi all'acquisto di criptovalute, passo passo.
Invece ieri un amico, abbastanza preoccupato, mi manda questo articolo:

https://www.milanofinanza.it/news/criptovalute-la-bolla-e-scoppiata-201804100852198503

Ho deciso di lasciarvi il link e di fare un paio di considerazioni, strettamente legate a quanto detto ieri.
Tralasciando il mio entusiasmo, invero piuttosto facile riguardo a questo eccitante argomento, possiamo provare a basarci sui fatti. Il 98% dei token lì fuori è destinato a sparire, più o meno lentamente. Vuoi per inutilità intrinseca, idee già viste, cloni di altre monete, team debole, poco recettività da parte del pubblico, progetti nati appositamente per rubare dei soldi ecc ecc. Ci troviamo alle prese con un ecosistema ancora ai suoi primi vagiti, siamo in quella che è definita come un'era ancora precedete a quella della early adoption. Ancora Bitcoin, nonostante sia sul mercato da quasi dieci anni, ha un utilizzo limitato, lotte intestine fra le comunità interne, fork a tutto spiano, evidenti limiti tecnologici.
Eppure il movimento verso questo tipo di moneta, elettronica e intangibile (sebbene molti vedano Bitcoin come un asset) è pressoché inevitabile. Ma non per Bitcoin, Ethereum o chi altro, quanto perché sono gli stessi governi ad auspicare un futuro simile. Con una moneta totalmente elettronica anche il controllo è totale, così come la possibilità di tassare quanto e come, di sequestrare beni, di prelevare in maniera coatta dai conti correnti (noi ne sappiamo già qualcosa), di continuare a sostenere con i nostri soldi istituti che i nostri soldi ce li prestano a interessi da strozzinaggio, di vedere in che cosa e quanto spendiamo. Evasione azzerata, equilibri mantenuti. In soldoni è questo di cui hanno paura banche e governi, perdere entrate, sovranità monetaria, controllo.
Questo cercando di dare a noi le cripto: privacy , sovranità monetaria, non inflazionabilità, rimozione di terze parti, semplicità d'uso (un domani), istantaneità nelle transazioni, commissioni irrisorie.

L'articolo sopra menzionato riporta l'opinione di "investiment banks". Potrebbero avere anche ragione, nessuno ha la sfera di cristallo. Sarebbe stato più onesto però menzionare anche come la caduta a cui abbiamo assistito in questi mesi faccia parte di un evento ciclico a cui oramai Bitcoin ci ha abituato, di come era necessario per tutto il sistema di depurarsi da quelli che sono gli investitori che hanno buttato soldi ciecamente in questa o quella moneta.

Eh, mio caro blogger, fosse solo Bitcoin, ma è sceso proprio tutto! Ethereum stava ad oltre 1000 dollari, e ora? EOS, ADA, KIN, tutti quei progetti su cui sono stati investiti milioni di dollari sono colati a picco.

Beh, provate a fermare un campione di 100 persone per strada. Di questi, probabilmente un 10% avranno mai sentiuto parlare di cripto, se è così conosceranno Bitcoin, ma difficilmente saranno in grado di affiancarvi qualche altro nome.
Bitcoin, volenti o nolenti è oramai anche un brand, è la moneta che da sola capitalizza ancora quasi la metà dell'ecosistema e chi è investito in cripto ma non è davvero un geek, uno che spende le ore del proprio tempo libero cercando di costruirsi un'idea obiettiva, solida, proiettata avanti nel tempo, lo vede scendere a picco e vende tutto. Questa reazione a catena si propaga come un virus, esattamente come avviene nei mercati convenzionali. Ed è comprensibile, per tante persone me compreso, 2 o 3000 Euro rappresentano cifre ragguardevoli, che possono essere risparmiate o impiegate in altra maniera...cifre per cui si impiegano mesi a mettere da parte. C'è chi si impone un limite di perdita oltre il quale ritira tutto l'investimento e addio, almeno ci ho provato. Questo fa il gioco dei grandi, di chi sa perché e per quanto il mercato si stia muovendo in una direzione.

Vi lascio una bella intervista a Gioacomo Zucco, a volte dissento su qualche sua posizione, ma è senza dubbio una delle personalità più colte in materia:

https://cryptonomist.ch/criptovalute/bitcoin/zucco-il-bitcoin-vive-benissimo-senza-marketing/

Ricordiamoci l'interesse che questo mondo genera costantemente, gli importanti capitali che aspettano all'uscio di essere impiegati, pensiamo positivo ed informiamoci. Tutte le monete viventi oggi potreanno anche sparire, ma la via è stata tracciata, non si torna più indietro. Le criptovalute sono un dono per slegarci dalle briglie alle quali siamo legati, per riprenderci un poco della nostra libertà. Fare dei soldi durante questo cammino è un effetto collaterale.

Per vedere quanto questo mondo sia mobile, in costante innovazione, osteggiato e generatore d'interesse, vi consiglio di monitorare costantemente questo sito:

https://it.cointelegraph.com/

Fatevi una vostra idea, e scrivete nei commenti!

Alla prossima.

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EOS is on fire, like Excavo told!

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