Confessioni di un Minotauro

in #art7 years ago

Io sono il Minotauro, non ho scelto di nascere Minotauro, neanche il labirinto è una mia scelta, ma quando sono nato non esisteva il concetto di diversità, la sensibilità per poter accettare la mia esistenza, e quindi il labirinto era la soluzione più comoda ed ipocrita che si poteva attuare.
Perciò eccomi qui, ora, a recriminare dopo anni di introspezione il mio posto in questo mondo e in questo tempo.
Cosa cerco? La felicità, l'amore, la serenità e tutte quelle belle e positive parole che ogni dannatissimo coglione cerca nella sua vita, ma per me è diverso, naturalmente, sono un Minotauro d'altronde. Ho passato gran parte della mia vita a cercare le risposte per domande sbagliate: perché sono solo? Cosa ho fatto? Chi sono in realtà? Perché sento questo vuoto dentro? Se le persone che mi hanno creato, sono così deluse, rammaricate dalla mia nascita, se per loro sono un fallimento, che senso ha la mia vita? Chi può amare qualcuno che non è amato neanche dai propri genitori? È così, mille altre domande, sbagliate, dicevo, sì perché poi sono sopraggiunte risposte per domande non considerate: io sono il frutto di chi mi ha rinchiuso nel labirinto, di chi ha scelto di non amarmi, di chi ha preferito la soluzione meno impegnativa a livello emotivo, i miei genitori hanno fallito, il loro errore non è stata la mia nascita, ma la scelta di non amarmi, di segregarmi nel labirinto. Quindi cari genitori rifletteteci prima di costruire un labirinto per il vostro Minotauro, magari farlo vivere in una casa, amato, può cambiare entrambi. La scoperta di non essere totalmente colpevole di tutto, ha ridimensionato la prospettiva con cui guardo la mia vita, ammettere che non sono un fallito, ma che semplicemente non rispondo alle aspettative dei miei creatori, cambia totalmente mia esistenza, e le domande ora, sono altre. Cosa devo fare? Come cambiare il mio modo insano di vivere? come superare i miei genitori? il labirinto? la solitudine emotiva? come imparare a vivere in maniera sana quelle che voi chiamate emozioni? Come distruggere le barriere? Dove cercare la felicità? L'amore? E la mancanza di risposte mi logora, perché il tempo perduto nel mio labirinto ha radicalmente segnato la mia vita.

La menzogna
Odio le bugie, la menzogna mi provoca rabbia. Ho mentito a me stesso, tradendomi, Anche quando vivevo fuori dal labirinto, vivevo nella menzogna, mascherato, nascosto nell'ombra, avvicinavo chiunque, e mentivo, su di me, sul mio passato, su tutto; avevo paura del rifiuto, quella costante invariabile, che ha ferito la mia anima fin dalla nascita, e quindi inventavo un'altro me, più interessante, più attraente, più umano. La momentanea esistenza creata dalle mie bugie, non era che la parvenza di un realtà inesistente, già perché essere accettato, accolto, amato per quello che non si è, lacera l'anima anche di più delle menzogne stesse, perché si sprofonda in una solitudine interiore, che ti stringe le viscere in una morsa, e ti allontana ancora di più dagli altri, dall’amore. Iniziavo ad odiare, odiavo me stesso e riversavo l'odio che traboccava verso chi era complice del mio inganno. È così continuava a ripetersi il cerchio della mia danza. Le bugie sono il veleno con cui mi hanno nutrito fin dalla nascita, una droga che mi ha portato a vivere dentro un inganno, nel ruolo di colui che svela il mistero ed è al tempo stesso l' ingannatore. Intrappolato per la seconda volta, in un labirinto, quello delle mie bugie. Per riemergere ho intrapreso una battaglia contro la menzogna, per questo ora sono spietato e poco tollerante con chi mente o cerca di mentire. La menzogna uccide le relazioni, avvelena i rapporti da dentro. Pertanto ora cerco di rimediare alle mie bugie, e resistere a quella droga che leniva come un placebo il mio dolore.

La Fuga
Da giovane ho cercato varie vie di fuga, volevo scappare dal labirinto, e dopo tanta fatica ho trovato il modo, ho vagato fuori, senza meta alla ricerca di quelle risposte sbagliate, assaporando la disperazione, bruciando tutte le tappe, volevo recuperare il tempo perduto, assetato di vita, mi buttavo a capofitto con tutto me stesso, senza limiti, senza la consapevolezza di me, in tutte le situazioni, anche quelle più improbabili, ricercando quei rapporti complicati, pericolosi, nella speranza che riuscire a "risolvere" quei rapporti, potesse donare la spiegazione alle mie domande, come se l'espiare quelle colpe, impresse in primis dai miei genitori, e infuse dopo dalla società, fosse l’unica ragione per vivere. Cercavo, rimanendo in ascolto, sperando in una stupida ed insensata possibilità di ricevere qualche segno, qualche messaggio dal Destino, da quel Dio che aveva trascurato il mio dolore. Ma non è mai finita così, e perciò colmo di rassegnazione, deluso della vita, dal mondo, dall'uomo, come un martire di me stesso, ritornavo nell'unico luogo che poteva accettarmi, che era stato costruito su misura per me: il Labirinto. Il tempo passava ed alternavo periodi di tristezza, disperazione, delusione a momenti di rabbia, e come in un circolo vizioso danzavo queste emozioni maledicendomi nella ballata del mio inferno.

Non sono solo
Viaggiare senza meta, totalmente perso, vuoto, senza più una ragione, senza un nemico da combattere, senza un Teseo da affrontare, ha cui poter dare la colpa, un Teseo disponibile a fornire un alibi valido per qualsiasi mia decisione, giustificando sia l’opzione di lottare e ucciderlo, per aver profanato il mio carcere, guadagnando così il meritato ruolo del mostro oscuro, asociale e malvagio o la scelta dove io, mi lasciavo uccidere, sacrificando la mia vita in nome di quella giustizia, della morale tanto cara all'uomo, arrivando così finalmente alla mia pace. Ma neanche i vari Teseo sono stati utili, per la mia ricerca, perdendo ogni interesse, disilluso, apatico, pronto a ritornare nuovamente nel Labirinto, mi sono ritrovato per caso ad osservare una strana creatura, avevo davanti a me un essere che mi incuriosiva, famigliare, provavo per lui uno strano miscuglio di emozioni, ero attratto e nello stesso tempo disprezzavo quello che vedevo, ero insolitamente felice, non ero più solo, avevo la conferma, non ero l'unico Minotauro su questa cazzo di terra. Imbattersi nella testimonianza di un'altro me, di un reietto emotivo, mi confortava, le mie colpe non erano più così uniche, sentivo alleggerire il loro peso, un mio simile, riflettendo ho pensato: è ora di smettere di vivere cercando di espiare le mie colpe, qualsiasi esse siano, i miei sbagli sono errori di valutazione, ho scelto sbagliando, la colpa non è altro che l'opportunità di comprendere e conoscersi più in profondità. Non cercherò più la redenzione per i miei peccati, cercherò semplicemente l'amore, lotterò per amore, e userò la sua forza per donare bellezza a me stesso e a chi amo, l’agape è la soluzione alle mie colpe.

L'Amore
l'unica mia fortuna è che ho una patetica convinzione, una speranza: credo nell'amore, e nel potere della sua forza, per me è difficile spiegare che cos'è, posso dire che sento qualcosa di denso e caldo che scorre lento ma con impeto da dentro il mio corpo, pervade ogni muscolo, ogni organo, tutte le cellule né sono sature, lo sento scorrere mescolato al sangue, mentre modifica la mia anima con il suo sapore.

Arianna
Arianna non è come si può credere la protagonista femminile del mio labirinto, da quando ho memoria, i miei genitori, ma con più determinazione, mio padre, si è affannato per procurarmi una compagna da sacrificare per i suoi desideri più oscuri, ricercava una donna, non per placare i miei istinti, e quindi tenermi buono nel mio labirinto, ma in verità per farmi gustare il dolore della passione, dell'amore non corrisposto. Per assurdo nella speranza di generare un'altro mostro come me, come punizione per la mia nascita, per ricoprire il suo ruolo. Pertanto ogni suo tentativo, ogni donna che entrava nella mia vita, era la protagonista di questa farsa tragicomica. Arianna ha il merito di essere stata lo spunto per riflettere, per cambiare; la sua astuzia, la sua opportunistica complicità con Teseo, l'uso della sua femminilità, del suo corpo, l’eleganza con cui ha tessuto, usando il filo del suo ego, la trama del suo disegno, hanno fatto nascere in me quel senso di attrazione verso il piacere per il dolore, la consapevolezza di sbagliare ma essere allo stesso tempo complice di questo inganno.

Teseo
Teseo mi sta sul cazzo, è il classico esempio di eroe romantico ... del cazzo, appunto!
Bello, misterioso, intrigante, lotta impavido contro il mostro, la versione sexy dell'ormai inflazionato principe azzurro, io quando l'ho visto la prima volta ho pensato semplicemente, questo è un coglione! Non c’è espressione migliore per descrivere quello che penso, allora facciamo il punto della situazione, Teseo è un bell’uomo, forte, quello che arriva ad un certo punto a salvare la fanciulla, un compagno ideale, l’uomo dei sogni di ogni donna, quello che non annoierà mai la sua partner. Ma siamo sicuri? A mio parere non è proprio cosi la situazione, punto primo chi cazzo l’ha cercato? ditemi quando ho chiesto a Teseo di venire a casa mia? Punto secondo, ma siete certi che Arianna, risultato dell’emancipazione femminile, di quella tanto decantata Girl power che va tanto di moda oggi, non se la cavi tranquillamente per conto suo? conosce perfettamente le armi in dotazione alle donne, ha il pieno controllo del suo arsenale, la condizione giocava già a suo favore, e quindi Teseo a che serve? Dicevo prima che uno come Teseo è l’amante ideale, con lui, non vivrete mai un momento di noia; forse si o forse no, perché se analizzate meglio, sarà più chiaro il mio ragionamento, come io vivevo cercando di rispondere alle fottutissime universali domande della vita, nell’ombra delle mie presunte colpe, Teseo vive il continuo bisogno di affermare la sua esistenza, deve imporre il maschio alfa per arginare le sue insicurezze, lui bello, atletico, a petto nudo, tatuato che tanto fa figo, si presenta con arroganza per affrontarmi, ed io mi chiedo, ma da dove cazzo arriva? non è che mentre vedeva 300 qualche neurone è partito per la tangente? mi dite che è tanto coraggioso, allora perché non va ad affrontare un signor mostro? che né so un cazzutissimo Drago, per esempio? e no, quello mica è titubante come me, non ha la mia depressione, non si fa seghe mentali, quello quando vede il bello e dannato, l’ho abbrustolisce come un marshmallow, comodo allora per il super Teseo andare a fare il bullo dal Minotauro, poi c’è la questione del fascino, non voglio portare l’acqua al mio mulino, ok Teseo non è niente male, giovane, aitante, ma vi ricordo che fino a prova contraria quello meta Toro sono io, a buon intenditor poche parole.

Conclusioni

Io sono mio padre, ho ricoperto questo ruolo dal giorno della mia nascita, accudire me stesso, educarmi, amarmi e cercare di crescere ogni giorno, nella difficile situazione di padre di me stesso.
Con questa frase degna di ogni rappresentante del lato oscuro della forza, inizio la mia arringa finale, in questa autodafé; che dire, il mio punto di vista in qualche modo l’ho espresso, sono pentito, ammetto la mia complicità, sono pronto a farmi carico della responsabilità delle mie azioni e del mio comportamento, ci fosse un modo di tornare indietro, di farsi scarrozzare nel passato da Marty McFly con la DeLorean, cambierei molte scelte, vivendo in maniera diversa i rapporti, le relazioni, cercherei di vivere differentemente le mie emozioni, le mie aspettative, le mie paure e la mia insicurezza, ma non siamo in un film, o perlomeno non in quello dove tutto si risolve con delle scuse ed un semplice un lieto fine, dovrò cambiare molte cose nella mia vita, rielaborare il passato, il presente, vivendo, accentando i miei errori, pronto a mettermi in gioco, ad abbassare la guardia, disposto a rischiare, a sbagliare nuovamente, ma con una consapevolezza di un me diverso, cercare di vivere le mie emozioni in modo sano, senza proiettare il mio mostro sugli altri, arredare il mio labirinto in maniera diversa, renderlo più vivibile, accogliente, più mio. Concludo con una punta di lieve rammarico, per le persone che ho perso, per le occasioni, per il tempo sprecato, ma non posso fare altro che affilare le corna e iniziare a caricare con tutta la mia passione la vita.

Con affetto
Il Minotauro

Coin Marketplace

STEEM 0.15
TRX 0.15
JST 0.028
BTC 54179.48
ETH 2261.18
USDT 1.00
SBD 2.31