CONTRO IL FASCISMO RIESUMATO DAI SUOI PADRONI
Nulla come la strategia della tensione, da cinquant’anni a questa parte, porta acqua al mulino dei governi sicuritari e liberticidi.
Lo schema si ripete: creare il caos, fomentare violenza, imputarne la responsabilità all’avversario politico allo scopo di giungere a una svolta autoritaria che mantenga il potere nelle mani dei grandi potentati economici, da sempre i mandanti politico-finanziari. Così ci si serve del sopruso fascio-razzista per oscurare scientemente quello economico-finanziario, assai più esteso e ramificato.
Il ritorno dell’oscurantismo neofascista aizza la radicalizzazione e ripropone l’ennesimo, identico schema d’azione: polarizzare gli elettori sulle due coalizioni d’ordine (in questo caso DC renziana + Forza Italia & sgherri) che, come comandato dalla grande finanza, si apprestano ad allearsi dopo il voto. E il tentativo di Minniti di bloccare la manifestazione antifascista di oggi, rientra nella stessa prospettiva post-elettorale.
Alla manifestazione di Macerata va tutto il mio appoggio e la mia solidarietà: con l’auspicio che questa lotta partecipata non si focalizzi solo su quei provocatori che cavalcano il disagio sociale per fomentare violenza razzista. Ma soprattutto sui loro mandanti: che ancora una volta, puntano a spezzare la coesione sociale per spianare la via alle proprie speculazioni.