L'Italia da cenerentola a dominatrice del tennis mondiale - Italy from ‘Cinderella’ to queen of world tennis [MULTILANGUAGE]
La Coppa Davis, vinta per il secondo anno consecutivo dall'Italia. Draceane, CC BY-SA 3.0, da Wikimedia Commons
STORICO BIS |
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Solo quattro giorni fa, il tennis azzurro si era soffermato a gioire per l'impresa della squadra nazionale femminile, che sotto la sapiente guida di Tathiana Garbin era stata capace di portare a casa, dopo undici anni, la Billie Jean King Cup (ex Fed Cup), battendo in finale la Slovacchia.
Nell'esaltarsi per le imprese di Jasmine Paolini, Sara Errani e Lucia Bronzetti, alla vigilia degli impegni del team maschile in Coppa Davis tutti gli appassionati italiani avevano così cominciato parallelamente a sognare quella che poteva diventare una storica doppietta. Sogno che, da poche ore, si è trasformato in una splendida realtà.
I nostri, detentori del titolo, erano arrivati alla Final Eight di Malaga da favoriti, dopo aver dominato, anche senza la presenza del numero uno al mondo Jannik Sinner, il girone di qualificazione giocato a Bologna lo scorso settembre (battute Olanda, Brasile e Belgio).
Un monumento in onore della Coppa Davis, presso lo stadio Roland Garros di Parigi. Flickr user Bobd314, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons
Nel sorteggio avvenuto a Londra subito dopo la conclusione della prima fase, i ragazzi di Filippo Volandri erano stati accoppiati all'Argentina per i quarti di finale, formazione ostica che presentava due insidiosi singolaristi, come Baez e Cerundolo, entrambi stabili tra i primi trenta del mondo, e una coppia di specialisti del doppio del calibro di Molteni e Gonzalez.
Le cose infatti si erano messe subito in salita per gli azzurri quando Lorenzo Musetti era stato sconfitto piuttosto nettamente da Cerundolo nel match di apertura tra numeri due. Fortunatamente Sinner si sbarazzava piuttosto agevolmente di Baez, rimandando al doppio il punto decisivo per la qualificazione.
Matteo Berrettini, si.robi, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
Volandri decideva di stupire tutti rinunciando alla collaudata coppia di specialisti composta da Bolelli e Vavassori (entrambi di solito stabili nella top 10 di categoria) per affidarsi ancora al numero uno del mondo e ad un Matteo Berrettini apparso in forma strepitosa.
E i fatti gli davano ragione, dal momento che proprio il tennista romano (alla faccia degli "esperti" che lo avevano dato per finito) si è rivelato grande protagonista del match, portandosi sulle spalle il peso della squadra e riuscendo anche ad ovviare alla serata non eccezionale del compagno, messo spesso in difficoltà dalla ossessiva ricerca del rovescio di Molteni.
Con la Spagna di Alcaraz e Nadal clamorosamente eliminata ai quarti di finale dall'Olanda, l'ostacolo più grande verso una riconquista del titolo da parte degli azzurri sembrava così essere rappresentata dalla semifinale con l'Australia, battuta nell'ultimo atto dello scorso anno dopo i due singolari.
Tuttavia, esattamente come accaduto dodici mesi prima, Sinner ha ottenuto il punto vincente contro l'amico Alex De Minaur quando il risultato era già sull'uno a zero: se l'anno scorso era stato Arnaldi a portare a casa il match d'apertura in tre set, questa volta è toccato a Matteo Berrettini, spedito in campo da Volandri anche in singolare al posto dello spento Musetti.
Jannik Sinner, Hameltion, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Si è arrivati cosi ieri all'atto conclusivo della manifestazione, nel bis della sfida che Italia aveva già portato a casa nel girone di Bologna. Nessuno voleva dirlo troppo forte, ma nonostante i tulipani si siano battuti con coraggio, la sensazione che i due singolari non fossero mai realmente in discussione era presente alla vigilia ed è rimasta appiccicata alla sfida per tutta la sua durata.
Berrettini, dopo averlo già battuto a settembre, ha concesso un agevole bis contro Van De Zandschulp, mentre Sinner ha avuto bisogno del tie-break al primo set contro Griekspoor, per poi vincere agevolmente il secondo, bissando l'andamento della semifinale del 2023.
L'Italia, cenerentola che per quarant'anni non ha espresso veri talenti, è diventata assoluta padrona del tennis mondiale, sia in campo maschile che femminile. E chi, come me e tanti altri, è cresciuto sperando invano nei miracoli dei vari Cané, Furlan, Gaudenzi o Camporese, queste soddisfazioni se le meritava proprio.
Statemi bene, alla prossima!
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Finalmente direi, abbiamo aspettato davvero tanto!
Ci hanno regalato grande spettacolo e riempito di soddisfazione, è stato davvero un piacere seguire questi atleti.
Non posso dire di seguire il tennis assiduamente, però la Coppa Davis l'ho sempre guardata fin da quando ero bambino, tifando come un matto.
Ho ancora il ricordo di Agassi e Sampras che giocano a Palermo in Coppa Davis contro l'Italia, fu un evento incredibile anche se ovviamente i nostri persero di brutto 😄. Incredibile come siano cambiate le cose, ora in un ipotetico incontro con gli USA saremmo noi gli stra-favoriti!